IL DECALOGO PER LA CURA E IL SOSTEGNO DELLE PERSONE MINORI DI ETA’ NEL PERIODO DI VIGENZA DELLE MISURE DI CONTRASTO AL COVID-19
Pubblicato il 23 MARZO 2020 da CAMMINO (Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni).
“Per le famiglie l’emergenza sanitaria in atto, ha reso ancora più difficile il ruolo dei genitori alle prese con la “noia” che i figli affrontano per la prima volta, e con l’angoscia dei bambini e dei ragazzi per la vita dei loro cari.
Gli avvocati di CAMMINO, hanno realizzato un documento con dieci semplici regole che modulano i contenuti della responsabilità genitoriale sui diritti dei minori, come sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
- Ogni decisione assunta dai genitori e dagli adulti, anche in questa situazione emergenziale, deve essere orientata al migliore interesse della persona di età minore. I genitori hanno la responsabilità di operare scelte condivise che contemperino le esigenze di tutela e prevenzione dettate dall’ emergenza sanitaria del momento, con il soddisfacimento delle fondamentali e imprescindibili esigenze di cura, mantenimento, educazione, istruzione e assistenza morale dei figli, nonché del loro sano ed equilibrato sviluppo psico-fisico.
- Le persone di età minore hanno il diritto a mantenere una relazione profonda e un rapporto significativo con entrambi i genitori, e continuare ad essere cresciuti, tutelati ed educati da entrambi, compatibilmente con le restrizioni in atto e la necessità di tutela della salute pubblica e personale loro e dei familiari. I genitori, in particolare in questo momento, hanno la responsabilità di condividere le scelte più importanti che riguardano i figli, in tema di salute, educazione e istruzione e, di impegnarsi a rispettare nei limiti del possibile, la continuità delle loro abitudini, soprattutto in riferimento al loro diritto di vedere e trascorrere del tempo con entrambi i genitori. Gli eventuali cambiamenti dettati dalle esigenze contingenti devono essere concordati con pieno spirito collaborativo e devono tenere in debita considerazione le esigenze affettive e relazionali dei figli.
- I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di comunicare emozioni, sensazioni, timori, frustrazioni e opinioni, sentendosi accolti e rispettati, senza sentirsi giudicati. In un momento di smarrimento, angoscia e sospensione della vita normale, i genitori sono chiamati ad ascoltare e a prendere in seria considerazione le manifestazioni dei bisogni e dei desideri delle persone di età minore tenendo conto dell’ età e del loro grado di maturità; gli stessi hanno il dovere di favorire l’ apertura dei figli verso entrambe le figure genitoriali, di offrire un ascolto partecipato e risposte coerenti, fermo restando spetta ai genitori assumere le decisioni che meglio tutelino gli interessi dei figli, avendo cura di motivarle, soprattutto se non coincidono con i loro desideri o aspettative.
- Le persone di età minore hanno diritto a essere informate sulle vicende che sta attraversando il Paese in cui vivono, a formarsi una propria opinione e a esprimerla liberamente. Entrambi i genitori hanno la responsabilità di informare i figli in modo adeguato alla loro età e maturità, senza trasferire verso i più giovani le incertezze e le preoccupazioni proprie dell’ età adulta. Al contrario i genitori hanno il dovere di guidare e accompagnare i figli a comprendere e a vivere consapevolmente, ma serenamente, l’ emergenza sanitaria, nonché le conseguenze e le limitazioni incidenti sulla vita di ognuno.
- Le persone di età minore hanno il diritto alla salute, e a ricevere tutte le informazioni necessarie per garantire tale diritto, nel rispetto della loro età e della loro capacità di discernimento. La coppia genitoriale, indipendentemente dalla convivenza, ha il dovere di garantire ai figli l’integrità psico-fisica e il diritto a vivere in un ambiente salubre, attivando tutte le misure di protezione fisica e psicologica possibili, che tengano conto dell’ emergenza sanitaria in atto. In particolare, nel caso di genitori non conviventi, è doverosa la collaborazione finalizzata alla sicurezza degli spostamenti dei figli, che mantengono il diritto a vedere e a trascorrere tempi adeguati con entrambi i genitori, pur nel rispetto delle contingenti esigenze di prevenzione dal contagio. Nel caso in cui i minori stiano effettuando un percorso di sostegno psicologico, i genitori saranno attenti a favorirne la prosecuzione, concordando con il terapeuta le migliori modalità di svolgimento, anche mediante strumenti multimediali.
- I bambini e gli adolescenti hanno diritto di conservare intatti i loro affetti, di mantenere la relazione con i parenti di entrambi i rami genitoriali, con le figure di riferimento e con gli amici. Entrambi i genitori devono impegnarsi, nel rispetto delle misure di prevenzione e di tutela dettate dall’ emergenza sanitaria, a consentire che i figli mantengano i contatti con i parenti di entrambi i rami genitoriali, con i compagni e con gli amici, ricorrendo ai mezzi di comunicazione, anche multimediali, che si rivelino maggiormente adeguati all’ età e alla maturità dei figli, e cooperando affinché tali mezzi siano messi a disposizione dei figli anche laddove i genitori non fossero più conviventi.
- I bambini e gli adolescenti hanno diritto di continuare a ricevere un ’ educazione e un ’istruzione che li aiuti a sviluppare personalità e capacità, valorizzandone attitudini e inclinazioni. Su entrambi i genitori grava la responsabilità di attivare gli strumenti atti a realizzare la continuità dello sviluppo personale ed educativo dei figli, anche nelle particolari condizioni in cui si svolge, attualmente, la loro vita, seguendoli nella didattica a distanza e tramite ogni mezzo di condivisione attivato dagli istituti scolastici. In questo particolare momento è necessario un dialogo proattivo soprattutto con gli adolescenti sui temi della responsabilità sociale che ciascuno – anche le persone di età minore – ha nel contrasto al contagio da COVID.19. I genitori avranno cura di far proseguire ai figli i percorsi a carattere religioso o spirituale già intrapresi.
- Le persone di età minore hanno diritto al riposo, al tempo libero, al gioco, alle attività ricreative e motorie, e alla libera partecipazione alle attività culturali e artistiche. La coppia genitoriale, anche non convivente, deve collaborare alla predisposizione di strumenti idonei a favorire il divertimento e le attività ricreative, artistiche, sportive, culturali dei figli, favorendone, anche nel gioco, lo sviluppo delle competenze manuali e della creatività, e ricorrendo, ove necessario, agli strumenti telematici e informatici, necessari a rispondere concretamente alle loro specifiche esigenze.
- I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di ricevere protezione e assistenza, di sentirsi rassicurati, confortati e sostenuti anche nell’ uso di strumenti telematici. In un momento in cui le relazioni sociali vengono compresse dall’ emergente esigenza sanitaria, e si manifesta la necessità di ricorrere a strumenti tecnologici e multimediali per garantire il diritto dei figli alla continuità relazionale, educativa e di sviluppo, entrambi i genitori hanno la responsabilità di guidarli a riconoscere le insidie della interconnessione. I genitori devono educare i figli ad un uso responsabile e consapevole della rete, informarsi e informarli anche dei rischi oltre che delle potenzialità positive, e vigilare sull’ utilizzo funzionale e corretto degli strumenti messi loro a disposizione.
- I figli hanno il diritto a non essere coinvolti strumentalmente nelle decisioni economiche dei genitori e di comprendere le ragioni del disagio economico e dei mutamenti dello stile di vita familiare. Entrambi i genitori hanno il dovere di informare i figli, con linguaggio adatto all’ età, alla maturità e alla capacità di discernimento di ciascuno di loro, sulle conseguenze socioeconomiche della attuale situazione di emergenza, rendendoli partecipi e consapevoli del possibile necessario cambiamento di stile e tenore di vita. La coppia genitoriale ha, altresì, la responsabilità di preservare i figli dai possibili conflitti economici e da ogni forma di strumentalizzazione o violenza, anche implicita, a ciò correlata.”